lunedì 24 maggio 2010

Le mani in tasca

Ancora una volta si apprestano a varare una "manovra economica" per "salvare" l'economia del Paese.
Ancora una volta taglieranno stipendi e pensioni, ancora una volta si arricchiranno di più.
Il balletto che si scatena a ogni fase della "crisi economica" è osceno.
Hanno detto che non metteranno le mani in tasca agli italiani. Hanno ragione perchè non ne ce n'è bisogno, col sostituto di imposta basta modificare una aliquota e il gioco è fatto. In tasca ai redditi fissi, lavoratori, precari e pensionati, la parte di stipendio destinato al fisco, che le aziende sono tenute a trattenere e versare per conto degli interessati, non entrerà mai. Ci penserà il sostituto d'imposta a trattenerla e dirottarla all'erario. Se verrà poi usata per la collettività non è dato sapere. Ma la storia ci insegna che non sarà così.
Anche la prossima "manovra finanziaria" servirà per spostare reddito dalle buste paga dei tanti ai soliti noti, come già da tempo hanno imparato a fare.
D'altra parte, come ha detto il Presidente del Consiglio in carica, se le tasse sono troppo alte è giusto evadere.
Loro in ogni caso lo possono fare, non hanno il sostituto d'imposta!
Poveri milionari costretti perfino a diventare contrabbandieri per mantenere le loro lussuose barchette evadendo, in maniera sacrosanta, le tasse sul carburante che, invece, il ricco pendolare deve giustamente pagare per intero.
Occorre moralizzare! Ci siamo abituati, dicono, a un tenore di vita troppo alto per le nostre possibilità!
Lavoratori, precari e pensionati, basta con gli sprechi!
Però, già che ci siamo, per incrementare le entrate, senza naturalmente mettere le mani in tasca agli italiani, dopo uno scudo fiscale e innumerevoli sanatorie si potrà fare un nuovo condono sugli abusi edilizi. Tanto per difendere l'ambiente! Sperando che il popolo caprone non se ne accorga.

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