Il segretario della Cisl, chiudendo la festa della sua organizzazione a Levico, ha testualmente affermato che la manovra economica varata dal Governo non ha toccato la spesa sociale e questo fa “onore a chi ha colto questa questione”. Ha affermato ancora che “a quelli che dicono che la Cisl è appiattita sulle posizioni governative, rispondo solo che fanno giochetti molto stupidi”. Alle sue parole ha fatto eco il segretario della Cgil “c’è bisogno di affrontare un grande tema: in Italia il fisco lo pagano prevalentemente i lavoratori dipendenti, redditi fissi e pensionati e lo pagano molto meno gli altri”.
I due sindacalisti hanno il coraggio di festeggiare mentre è in atto un virulento attacco politico alle conquiste dei lavoratori e alle loro condizioni economiche e si lanciano in affermazioni stupefacenti. Il segretario della Cisl probabilmente non ha visto le statistiche pubblicate due giorno or sono, in merito alla spesa sociale e alle pensioni: il 71,9 per cento delle pensioni nel 2008 non ha superato i mille euro mensili. E' quanto emerge dal rapporto sui “trattamenti pensionistici e beneficiari” elaborato dall'Istat in collaborazione con l'Inps. Il 45,9 per cento delle pensioni ha, infatti, importi mensili inferiori a 500 euro, e il 26 per cento compresi tra 500 e mille euro. A peggiorare la situazione si aggiungono le decisioni del governo per il pubblico impiego che elevano l’età pensionabile per le donne a 65 anni e, nel settore privato, allungano le “finestre”. Tutto questo comporterà la perdita secca (o il furto?) di circa 3000 euro per le pensioni di vecchiaia e di circa 6-7000 euro per le pensioni di anzianità. Ci sarà inoltre l’elevazione all’85 per cento per avere diritto alla pensione d’invalidità. Per non parlare del taglio agli enti locali che comporterà ticket e chiusura di servizi e ospedali.
Il segretario della Cgil nell’enunciare la sacrosanta verità, riguardo al fisco e a chi lo paga, non ha nessuna autocritica da fare dopo anni di concertazione e di politiche dei redditi a senso unico? Se saranno per il futuro questi i sindacalisti a difendere i lavoratori, i pensionati, i disoccupati e i precari ci sarà poco da stare allegri!
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